Indici di valutazione di performance di strategia di trading


Esistono diversi indici che permettono una valutazione dei livelli di performance di una strategia di trading.
Una questione che suscita grande dibattito riguarda la scelta di quale utilizzare: molti studi (tra cui menzioniamo Research Paper – Does the Choice of Performance Measure Influence the Evaluation of Hedge Funds, Eling & Schuhmacher (2006)) portano alla conclusione che le diverse misure risultano essere significativamente correlate e non necessariamente conducono a risultati con una differenza statisticamente significativa.

Calmar Ratio

Si tratta di un importante indice statistico usato per misurare il rendimento totale in rapporto al drawdown risk (Il drawdown è, in termini estremamente semplici, il denaro perso nell’attività di trading.): esso permette all’investitore di confrontare il potenziale guadagno e la possibilità di perdita di un dato investimento. Creato da Terry W. Young e comparso per la prima volta in Futures (1991).
La formula che permette il suo calcolo è la seguente:
Calmar Ratio = (Compounded Annual Rate of Return / Maximum Drawdown)
dove il Maximum Drawdown rappresenta una misura del rischio dell’investitore e può essere pensato come la massima perdita a cui potrebbe andare incontro comprando al livello più alto o vendendo al più basso.


Sharpe Ratio

È uno dei più comuni indicatori statistici utilizzati in statistica finanziaria, cosi chiamato in onore del premio Nobel per l’economia 1990 William Sharpe.Utile per confrontare l’efficienza di strumenti finanziari omogenei, l’indice di Sharpe misura il rapporto tra il maggior rendimento di un fondo rispetto al rendimento di un prodotto finanziario senza rischio e la sua volatilità.
Esso è tanto più elevato quanto un maggior rendimento in un determinato periodo considerato è ottenuto con minor rischiosità. Più alto è l’indice di Sharpe, maggiore è l’abilità del gestore nell’ottimizzare il rapporto rendimento-rischio.
Più in dettaglio, esprime il rendimento di un portafoglio titoli, al netto del rendimento non rischioso (in inglese riskfree rate), normalmente inteso come il tasso d’interesse di prestiti statali AAA a breve scadenza, in rapporto al rischio (volatilità, deviazione standard) del portafoglio stesso.
La sua formula è data da:
1 
dove :
rp è il rendimento del portafoglio
σp la sua deviazione standard o volatilità
rf è il tasso d’interesse privo di rischio
Geometricamente lo Sharpe ratio misura il coefficiente angolare della retta che unisce il rendimento dell’attività senza rischio con la misura del rischio del maggior rendimento.
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Risulta quindi evidente come l’indice di Sharpe individui il maggiore (o minore) rendimento registrato dal fondo rispetto all’investimento privo di rischio rapportandolo al rischio espresso dalla deviazione standard. Più è alto l’indice di Sharpe, migliore risulta la performance storica del fondo per il rischio e quindi l’efficienza della gestione.

Sortino Ratio

L’indice di Sortino, introdotto dall’economista Frank A. Sortino è un indicatore di risk-adjusted performance che misura il rendimento aggiuntivo di un certo portafoglio rispetto al tasso di rendimento minimo accettabile ( MAR, minimum accettable return) o rispetto al tasso risk free, includendo la possibilità di conseguire una differenza di segno negativo.
Mentre l’indice di Sharpe viene utilizzato per classificare differenti strumenti finanziari , l’indice di Sortino consente di discriminare due strumenti finanziari che hanno un vicino indice di Sharpe. Tale distinzione si basa sulla diverso concetto di rischio utilizzato dai due indicatori.
La formula dell’indice di Sortino è data da:

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dove:
rp è il tasso degli investimenti privi di rischio.
rf è il “rendimento obiettivo” dell’investimento.
DSR è il Downside Risk

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